Un giorno con Gioia Gottini. Workshop sul Personal Branding.

Eccomi, con un po’ di ritardo, ma nei giorni scorsi mi sono dedicata così tanto all’organizzazione del workshop con Gioia Gottini a Palermo che rientrata a Catania, lunedì, sono stata sommersa da tutti gli arretrati di vario genere.
Ma ne è valsa la pena. Il workshop è andato davvero bene, almeno dal mio punto di vista, ma da ciò che ho potuto carpire sia i partecipanti che la docente sono rimasti soddisfatti.
La location è oramai la consueta Casa Spazio che sabato più che mai si è presentata in tutta la sua sorprendente bellezza. Tappa de La via dei Tesori ogni stanza è dedicata ad un artista. L’ingresso a Thomas Lange, una camera ad Arcangelo, una allo stilista Marco Russotto e l’ultima stanza a Nolà.
Tutte opere bellissime.
E all’interno di questa meravigliosa dimora nel cuore di Palermo c’ero io che ho deciso di ospitare Gioia Gottini e tutti coloro che avessero il piacere di imparare da lei i segreti del personal branding.
Ho regalato a ciascun partecipante un washi tape del mio shop etsy, avevo il piacere che portassero a casa anche qualcosa di mio, e ho coccolato tutti con qualche bevanda e stuzzichini. Marco, invece ha preparato una gustosissima e leggera torta alle susine.
Gioia è una persona davvero solare e anche simpaticissima!
È riuscita a tenere alta l’attenzione, li sentivo chiacchierare, intervenire e ridere! E dopo il pranzo che abbiamo fatto non era proprio facilissimo. L’abbiocco era proprio dietro l’angolo.
Sì, perché ho proposto a tutti (c’era anche un maschietto) di pranzare insieme in un ristorantino lì vicino e devo dire che è stato bello stare lì tutti insieme perché ci siamo conosciuti ancora meglio e infatti ho scoperto che una delle partecipanti è una curatrice di stile, ti consiglia come vestirti con gli abiti che hai nell’armadio, una coppia è venuta da Roma per Gioia, c’era una psicologa, una proprietaria di un b&b e una futura proprietaria di tende di lusso (da campeggio). Ho scoperto come Gioia si sia avvicinata all’astrologia. Insomma, niente di meglio di un tavolo e di buon cibo per conoscere meglio le persone. 
Vi parlerò in futuri post dei meravigliosi lavori di alcune crafter che erano al workshop (bambole ad uncinetto, orecchini di carta, giocattoli…). Ad un certo punto mi sono sentita nel paese delle meraviglie.

Ho già in mente il prossimo workshop e bolle anche altro in pentola… perché i buoni lavori portano sempre buoni risultati…





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