Vi dicevo che avevo un viaggio da raccontarvi.
Tra mille indecisioni alla fine sono andata tre giorni a
Torino con i miei bambini.
Fin’ora siamo andati sempre e solo a Londra (mica poco, lo
so!), ma da mia sorella, quindi era un po’ come andare sempre a casa mia.
Per quest’anno ho deciso di fare qualcosa che superi i
miei limiti e le mie paure e una di queste è stata proprio andare in un posto
nuovo.
Complice la passione di mio figlio per la Juventus e
complice la presenza in loco di due carissimi amici, ho scelto di prenotare un
volo per Torino che non avevo mai visitato.
Premetto che io non ho paura del volo, ma finchè non faccio
il check in all’aeroporto mi pervade uno stato di agitazione: ho preso tutti i
documenti? ho fatto bene il biglietto? Non è che ho comprato un’altra
destinazione?! (perché mi è successo in passato di fare qualche cavolata).
Considerate questa agitazione per tre, visto che partivo
sola con due bambini, 5 e 6 anni.
Ma una volta saliti e seduti sull’aereo mi rilasso, e inizia
il classico mal di testa post tensione…
Che dire… Torino è strepitosa! Elegante, bella e non c’era
neanche freddo.
I miei amici sono stati meravigliosi, ospitali, amorevoli.
I miei figli erano felici.
Sono stati più interessati allo stadio della Juve che ai
palazzi liberty che a me hanno lasciato a bocca aperta, ma direi che a 6 anni è
più che normale.
Insomma, viaggiare da sola con i figli si può. E’ un po’
stancante, ma molto stimolante.
Prossima destinazione… non saprei. Ne ho troppe in testa, e
poche monetine in tasca.
Perché, ovviamente, viaggiare è bello, ma per quanto lo si
faccia in economia, gratis non è e in tre è per tre.
Visto che mio figlio oltre che per la Juventus ha un debole
anche per il Barcellona… chissà!
Vi lascio qualche foto…
Brava Ale!!! 😘😘😘
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